Formazione "il FIGLIO dell'UOMO" ARGOMENTO dalla STAMPA QUOTIDIANA
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dai GIORNALI di OGGIATEI, o meglio FALSI ATEI : DIO NON ESISTE, GODITI LA VITA 2009-01-13 |
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IL MIO PENSIERO:
C'è stato un periodo della mia vita, da circa 15 anni fino a 39 in cui volutamente sono stato agnostico, senza avere più che il coraggio, la voglia o meglio la possibilità di scegliere liberamente sull'esistenza di DIO, non avendo concluso la conoscenza di DIO, perché ero preso nel mio attivismo "dalla frenesia della vita moderna".
Sono stato Socialista, militante della Sinistra Socialista, Sindacalista impegnato, e mi sento ancora oggi Socialista, non materialista ben inteso.
Quando non avevo ancora scelto comunque per me il rispetto dell'Uomo e del Prossimo, come è nella cultura Socialista, è sempre stato sacro:- Per cui godersi la vita non avrebbe mai e poi mai significato sopraffacendo o calpestando la vita e la dignità degli altri essere umani.
Quando poi ho avuto la possibilità di scegliere, dopo un percorso di conoscenza approfondita dei Vangeli e della Testimonianza data per essi fino all'estremo sacrificio della morte da parte dei Testimoni, all'ora non ho avuto più alcun dubbio ed ho scelto per DIO: -
Quindi Amici che negate l'esistenza di DIO, il problema non è DIO, ma è godersi la VITA nel rispetto del PROSSIMO, che forse… è proprio DIO: - Perché tutto quello che non va in questo nostro mondo non è DIO, ma l'egoismo dell'Uomo a prevalere sul suo simile, nel fare la guerra al povero, nel rubargli anche la Vita dandogli la morte con le guerre, financo preventive !
Per. Ind. Giacomo Dalessandro
http://cristo-re.eu
CORRIERE della SERA
per l'articolo completo vai al sito http://www.corriere.it2009-01-13 "E' una risposta agli attacchi sul gay pride". I precedenti di Londra e Barcellona Anche a Genova gli autobus "atei" Da febbraio sui pullman i messaggi agnostici dell'Uaar: "La nostra sfida al card. Bagnasco nella sua città" MILANO - Dopo gli Stati Uniti, l’Australia, l’Inghilterra e la Spagna, anche in Italia arrivano quelli che sono già stati ribattezzati i "bus atei". Precisamente - e non a caso - a Genova, sede arcivescovile del capo dei vescovi italiani Angelo Bagnasco. "SFIDA A BAGNASCO" - Dal prossimo 4 febbraio nel capoluogo ligure lo slogan "La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno", firmata Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar), farà bella mostra su due bus, al posto delle tradizionali insegne pubblicitarie. "La campagna è una specie di sfida atea in casa di Bagnasco - ha dichiarato Raffaele Carcano, segretario generale Uaar -. Dopo le polemiche sul gay pride di Genova, reo di essere stato fissato per il 13 giugno, giorno del Corpus Domini, e dopo le parole di Bagnasco per ostacolare lo svolgimento della manifestazione, dopo le frequenti uscite del cardinale in materia di scienza, diritti, riproduzione, l`Uaar ha deciso di riprendersi un po` di par condicio. E di fare pubblicità all`incredulità". I PRECEDENTI - Proprio in questi giorni un’iniziativa simile sta ’viaggiando’ per le strade di Londra e di Barcellona. In entrambi i casi il messaggio è lo stesso, tradotto nelle rispettive lingue: "Probabilmente Dio non esiste. Smetti di preoccuparti e goditi la vita".
12 gennaio 2009(ultima modifica: 13 gennaio 2009)
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REPUBBLICA per l'articolo completo vai al sito http://www.repubblica.it/2009-01-12 Dopo Londra, Washington e Barcellona dal 4 febbraio nella città ligure due mezzi pubblici diffonderanno il messaggio lanciato dall'Unione atei Spot sull'ateismo, anche a Genova i bus che promuovono l'inesistenza di dio di RITA CELI Cerca con Wikipedia * Edizioni Locali * Bari * Bologna * Firenze * Genova * Napoli * Milano * Palermo * Parma * Roma * Torino Spot sull'ateismo, anche a Genova i bus che promuovono l'inesistenza di dio Un fotomontaggio illustra come sarà la campagna sugli autobus genovesi "LA CATTIVA notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno". E' questa la versione italiana della campagna a favore dell'ateismo che dal 4 febbraio tappezzerà due autobus pubblici a Genova. Ma sarà solo l'inizio. O forse la fine di questa promozione dell'incredulità, a giudicare dalle animate polemiche e controffensive religiose seguite alla stessa iniziativa sui bus di Londra, in Spagna, a Washington e anche in Australia, dove è stata bloccata prima ancora di apparire per le strade. Non a caso l'apertura della campagna lanciata dall'Unione atei e agnostici razionalisti (Uaar) partirà da Genova. "E' una specie di sfida atea in casa di Angelo Bagnasco, presidente della Cei" spiega Raffaele Carcano, segretario generale della Uaar. "Dopo le polemiche sul gay pride di Genova, reo di essere stato fissato per il 13 giugno, giorno del Corpus Domini, e dopo le parole di Bagnasco per ostacolare lo svolgimento della manifestazione, dopo le frequenti uscite del cardinale in materia di scienza, diritti, riproduzione, l'Uaar ha deciso di riprendersi un po' di par condicio. E di fare pubblicità all'incredulità". Ricorrere agli spot scegliendo di mandare messaggi come se si trattasse di una nuova auto o di un detersivo dà l'idea delle condizioni degli atei costretti a riaffermare la propria presenza di fronte alla pervasività della presenza cattolica. "La chiesa ha e deve continuare ad avere libertà di parola" prosegue Carcano. "Purché vi sia adeguato spazio anche per chi cattolico non è. Pagando questa campagna pubblicitaria l'Uaar intende riconquistare all'incredulità un po' di quella par condicio che i mass media stentano a riconoscerle", con un messaggio "che vuole invitare a riflettere, con l'aggiunta di un pizzico di fiducia e ottimismo in chiave umanista". L'idea dei bus atei è stata della British Humanist Association e il successo è stato tale che è stata poi ripresa negli Stati Uniti, in Australia, in Spagna. Come già accaduto all'estero, anche gli atei italiani hanno lanciato una campagna per raccogliere i fondi necessari per estendere l'iniziativa con altri mezzi e in altre città. Reazioni permettendo. "Non abbiamo idea di cosa ci aspetta perché è sempre difficile fare previsioni" prosegue Carcano. "Per fare un esempio nel mondo dell'editoria, la chiesa non critica i libri di Augias o di Maltese quando escono ma solo quando se ne comincia a parlare, allora si scatenano, come hanno fatto anche con Dan Brown. Anche noi avremmo potuto lanciare la nostra campagna partendo da Roma, ma abbiamo preferito evitare di fare del facile vittimismo". L'Unione degli atei italiani è quindi pronta e anche curiosa di vedere che tipo di reazioni ci saranno. "Vedremo cosa succederà nella laica Genova quando gireranno per la città mezzi pubblici che, al posto delle solite pubblicità, incoraggeranno a vivere senza il conforto della fede". Intanto la campagna sull'inesistenza di dio si diffonde nelle metropoli non solo europee. In Spagna - da oggi a Barcellona, presto a Madrid e Valencia, poi anche a Saragozza, Siviglia e Bilbao - lo slogan è stato tradotto da quello inglese: "There's probably no god. Now stop worrying and enjoy your life" (Probabilmente dio non esiste. Smettila di preoccuparti e goditi la vita). Il messaggio scelto dalla American Humanist Association per i bus di Washington è "Why believe in a god? Just be good for goodness' sake" (Perché credere in dio? Sii buono per amore della bontà). In Australia lo slogan creato suona come "gli atei dormono la domenica mattina". Nella cattolica Spagna i fondi sono stati raccolti dall'Unione atei e liberi pensatori (Ual) attraverso il sito busateo.org ma, mentre a Barcellona la campagna è partita oggi, a Madrid l'associazione degli atei (Amal) sta ancora negoziando l'affitto dello spazio pubblicitario su due autobus urbani con l'impresa di trasporti locale. A Londra l'iniziativa degli atei britannici ha raccolto donazioni che hanno ampiamente superato le aspettative al punto che la campagna sarà estesa in tutto il territorio nazionale su bus e metropolitane. Intanto Christian Voice, un'associazione cristiana, ha fatto pervenire una protesta ufficiale alla Advertising Standards Authority (Asa), sostenendo che la campagna viola le leggi sulla veridicità degli slogan perché il messaggio viene "presentato come un dato di fatto e ciò significa che, per non trasgredire le regole, dev'essere provato". L'associazione degli umanisti britannici non si è lasciata intimidire dalla lamentela e la sua direttrice, Hanne Stinson, ha dichiarato: "Mi dispiacerebbe per l'Asa, se venisse richiesto all'autorità di pronunciarsi sull'esistenza di Dio. Se comunque decidessero di aprire un'inchiesta, siamo disposti a collaborare". (12 gennaio 2009)
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L'UNITA' per l'articolo completo vai al sito http://www.unita.it2009-01-13 "Di dio non hai bisogno", campagna per l'ateismo anche a Genova Dopo gli Stati Uniti, l'Australia, l'Inghilterra e la Spagna, anche in Italia arrivano i 'bus atei'. Precisamente - e non a caso - a Genova, sede arcivescovile del capo dei vescovi italiani Angelo Bagnasco. Dal prossimo 4 febbraio nel capoluogo ligure lo slogan "La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno", firmata Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaas), farà bella mostra su due bus, al posto delle tradizionali insegne pubblicitarie. "La campagna è una specie di sfida atea in casa di Bagnasco", ha dichiarato Raffaele Carcano, segretario generale Uaar: "Dopo le polemiche sul gay pride di Genova, reo di essere stato fissato per il 13 giugno, giorno del Corpus Domini, e dopo le parole di Bagnasco per ostacolare lo svolgimento della manifestazione, dopo le frequenti uscite del cardinale in materia di scienza, diritti, riproduzione, l'Uaar ha deciso di riprendersi un po' di par condicio. E di fare pubblicità all'incredulità". Proprio in questi giorni un'iniziativa simile sta "viaggiando" per le strade di Londra: "There's probably no God. Now stop worrying and enjoy your life", si legge sui famosi autobus rossi a due piani. 12 gennaio 2009
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il SOLE 24 ORE per l'articolo completo vai al sito http://www.ilsole24ore.com2009-01-13
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per l'articolo completo vai al sito 2009-01-08 http://www.avvenire.it http://www.lastampa.it/redazione/default.asp http://www.italysoft.com/news/famiglia-cristiana.html http://www.italysoft.com/news/il-punto-informatico.html
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per l'articolo completo vai al sito 2009-01-08 http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_homepage_03.php?IDCategoria=1 http://www.ilgiornale.it/ http://www.vatican.va/news_services/or/home_ita.html
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per l'articolo completo vai al sito 2009-01-08 http://www.europaquotidiano.it/site/engine.asp http://www.gazzetta.it/ http://www.corrieredellosport.it/ http://www.wallstreetitalia.com/ |
per l'articolo completo vai al sito 2009-01-08 http://www.panorama.it/ http://espresso.repubblica.it/ http://www.sorrisi.com/sorrisi/home/index.jsp http://www.sanpaolo.org/fc/default.htm |
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Edito in Proprio e Responsabile STUDIO TECNICO DALESSANDRO GIACOMO
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